La storia di Mario Castelnuovo-Tedesco appare tra quelle sugli emigrati italiani raccontate nel nuovo e affascinante portale Intellettuali in fuga dall’Italia fascista. Diretto da Patrizia Guarnieri, professoressa di Storia culturale dell’età contemporanea all’Università di Firenze, questo progetto di digital history ha l’obiettivo ambizioso di richiamare l’attenzione su l’emigrazione intellettuale durante il periodo fascista.
Durante questo ventennio, soprattutto dopo l’emanazione delle leggi antisemite, accademici e scienziati, studenti e studiosi espatriarono da soli o con le loro famiglie. Molti di loro emigrarono nelle Americhe, in Inghilterra, in Palestina, oppure si rifugiarono in altri paesi europei finché sembravano sicuri, ed infine in Svizzera. Il primo inserimento di nominativi fu fatto per gli intellettuali che nel corso della loro vita per nascita, residenza, formazione o attività lavorativa avevano avuto qualche legame con la Toscana.
Il saggio biografico su Castelnuovo-Tedesco racconta il suo percorso dall’Italia a New York e, poco dopo, a Hollywood. Traccia anche la sua vita dopo la guerra, quando, dopo esser diventato cittadino americano, descrisse la sua esistenza come “sospesa tra due mondi”. L’articolo, scritto da Mila De Santis, professoressa di musicologia e storia di musica all’Università di Firenze, considera le sfide personali e professionali che il compositore dovette superare durante le sue esperienze nel paese d’adozione così come le emozioni ambivalenti che provò verso il paese in cui era nato. I suoi legami con altri emigrati — amici, colleghi, e parenti — così come le sue relazioni d’aiuto sono documentati, e il tutto è illustrato da foto che si trovano negli archivi della famiglia del compositore.
Il portale è un ‘work in progress’, aperto e soggetto a nuovi inserimenti, aggiornamenti e modifiche. Il gruppo di ricerca fa conto sui contributi di testimoni e depositari di memorie, documenti e foto di chiunque possa suggerire altre fonti o procurare altri indizi che possano aiutare a riportare in vita queste storie dimenticate.
Il progetto Intellettuali in fuga dall’Italia fascista, promosso dall’Università di Firenze in occasione dell’80° anniversario delle leggi razziali, ha ricevuto il finanziamento della Regione Toscana (Bando Memoria 2018) ed il patrocinio di istituzioni ed enti esteri, il cui supporto e le cui risorse hanno grandemente agevolato la ricerca: The New York Public Library, The Council for At-Risk Academics, Londra, The Calandra Italian American Institute, CUNY, e i Central Archives for the History of Jewish People, Jerusalem.
La Prof.ssa Patrizia Guarnieri presenta il portale Intellettuali in fuga dall’Italia fascista: Guarda il video.