La Fondazione Ambron Castiglioni ha recentemente pubblicato il quaderno intitolato Seguendo Ofelia: Mario Castelnuovo-Tedesco e gli amici fiorentini. Questa collezione di saggi è stata ispirata da un’opera d’arte che Mario Castelnuovo-Tedesco aveva custodito per tutta la vita: l’Ofelia, una scultura di Arturo Martini tornata a Firenze per una mostra al Museo Novecento nel 2021. Secondo i curatori del volume, Lucia Mannini e Giovanna Lambroni, l’attenzione su Ofelia li ha portati a ripensare all’interesse del compositore alle arti visive e alle sue relazioni con artisti, letterati e musicisti. Inoltre nel quaderno si esaminano le suggestioni iconografiche che sono state fonte di ispirazione per le composizioni di Castelnuovo-Tedesco e le tracce del suo legame a Firenze e agli amici fiorentini che sono oggi rintracciabili sia nel Fondo Mario Castelnuovo-Tedesco al Lyceum Club Internazionale di Firenze che nei fondi della Biblioteca nazionale di Firenze.
Il quaderno comprende sei saggi:
- “L’Ofelia di Arturo Martini che fu di Mario Castelnuovo-Tedesco” — Sergio Risaliti
- “Seguendo Ofelia. Appunti su Mario Castelnuovo-Tedesco e alcuni incontri fiorentini” — Lucia Mannini
- “‘Era la nostra abitudine da raccontarci i lavori che stavamo facendo.’ Qualche nota sull’amicizia fra Mario Castelnuovo-Tedesco e Giovanni Colacicchi” — Susanna Ragionieri
- “Mario Castelnuovo-Tedesco, le arte visive e Firenze” — Eleonora Negri
- “Mario Castelnuovo-Tedesco e il novecento musicale: un percorso tra fondi e fonti musicali della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze” — Caterina Guiducci
- “Mario Castelnuovo-Tedesco scrive ad un amico lontano” — Alessandro Panajia
Il volume è ampiamente illustrato con foto tratte dall’archivio e con opere d’arte che facevano parte della collezione privata di Castelnuovo-Tedesco. Alcune non sono mai state esposte prima.
Gli eredi del compositore ringraziano la Fondazione Ambron, i curatori e tutti gli studiosi coinvolti in questa splendida iniziativa.